Sulla Costiera Amalfitana, tra terrazze di limoni e borghi marinari sospesi sul blu, nasce uno dei piatti simbolo della cucina campana: le Alici all’Amalfitana. Questa ricetta racconta la vita dei pescatori di Cetara, patria della celebre Colatura di Alici di Cetara DOP, e racchiude l’essenza di una tradizione semplice e genuina. Le alici, pesce povero solo nel prezzo ma ricchissimo di sapore, vengono cucinate con pochi ingredienti identitari: olio extravergine d’oliva, origano, aglio, limone Costa d’Amalfi IGP e pane raffermo. Ogni boccone evoca il profumo del mare e la solarità del Sud, invitando chi visita la Campania a scoprire un territorio dove il cibo è cultura viva. Cetara, Amalfi e Vietri sul Mare sono tappe ideali per assaggiare questa specialità e vivere l’esperienza di un’autentica vacanza gastronomica tra mare, sapori e tradizioni artigiane.
Le Alici all’Amalfitana affondano le radici in un passato antico, quando sulle coste del Golfo di Salerno i pescatori trasformavano il pescato in conserve per l’inverno. Cetara, piccolo borgo incastonato tra il mare e i Monti Lattari, ha costruito la propria identità proprio su questa attività. Qui nasce la Colatura di Alici di Cetara DOP, una salsa ambrata ottenuta per sgocciolamento naturale delle alici sotto sale, erede diretta del garum romano. Il Consorzio della Colatura di Alici DOP tutela ancora oggi la produzione artigianale e garantisce la provenienza del pescato.
La pesca delle alici avviene tra fine marzo e metà luglio, periodo ideale per catturare esemplari piccoli e sapidi: un calendario che continua a scandire la vita del borgo. In questo arco di tempo, le famiglie cetaresi selezionano le alici migliori, le salano e le lasciano maturare in botti di castagno. Dopo alcuni mesi, la colatura si raccoglie goccia a goccia, simbolo di un sapere antico tramandato con pazienza.
Accanto alla colatura, la cucina locale celebra le alici fresche in mille versioni: imbottite con fiordilatte e fritte dorate, “arreganate” con origano e aceto, o alla cetarese, gratinate con pane, erbe e formaggio.
Queste ricette nascono dall’esigenza di non sprecare nulla e di valorizzare ingredienti poveri, trasformandoli in piatti di grande eleganza. Ancora oggi, nei ristoranti di Cetara e Amalfi, si percepisce la stessa filosofia: rispetto per la materia prima, semplicità dei gesti e legame profondo con il territorio. Per conoscere meglio i prodotti tipici, è possibile consultare il portale ufficiale della Regione Campania – Agricoltura, dove sono elencati i disciplinari DOP e IGP, tra cui il Limone Costa d’Amalfi IGP, altro protagonista di questa cucina luminosa e profumata.
Le Alici imbottite all’Amalfitana sono una delle preparazioni più amate e rappresentano un perfetto equilibrio tra sapidità marina, note agrumate e morbidezza lattica. Per realizzarle servono alici freschissime, pulite e aperte a libro, un cuore di fiordilatte o provola dei Monti Lattari, pangrattato fine, uova, prezzemolo e zeste di Limone Costa d’Amalfi IGP.
Si farcisce ogni filetto con un pezzetto di formaggio e si richiude a sandwich con un’altra alice. La panatura, composta da farina, uovo e pangrattato aromatico, crea una crosta dorata e fragrante. La cottura può essere fritta in olio evo a 170 °C per 2–3 minuti per lato, oppure al forno a 180 °C per 15 minuti per una versione più leggera. Una spruzzata finale di limone e un tocco di colatura di alici di Cetara DOP intensificano il gusto umami e la sapidità del mare.
Secondo la tradizione, queste alici si servono calde, accompagnate da un bicchiere di Costa d’Amalfi Bianco DOC o da una birra artigianale chiara campana. Il segreto del successo di questo piatto è la qualità della materia prima: pesce appena pescato e ingredienti locali certificati. Anche le versioni “arreganate” e “alla cetarese” meritano menzione: la prima prevede un condimento di aceto, origano e peperoncino, perfetto per l’estate; la seconda utilizza pane, erbe e pecorino per una gratinatura profumata.
Per chi desidera cimentarsi a casa, portali online offrono varianti affidabili e consigli utili. Tuttavia, nulla può eguagliare il sapore delle alici gustate sul posto, dove ogni ingrediente racconta la storia del suo mare.
Ogni anno, nel mese di dicembre, Cetara celebra la Festa della Colatura di Alici DOP, evento che unisce degustazioni, riti e spettacoli dedicati alla nuova annata della celebre salsa. Durante il tradizionale “spillamento” nelle cantine-museo della Torre Vicereale di Cetara, si assaggia la colatura appena pronta e si scoprono i segreti dei maestri salatori.
Oltre a Cetara, altri borghi come Amalfi, Ravello, Maiori e Vietri sul Mare offrono esperienze culinarie legate al mare e agli agrumi. Nei limoneti dello Sfusato Amalfitano si organizzano visite guidate e degustazioni di prodotti a base di limone IGP, dagli oli essenziali ai liquori, fino ai dolci tipici come la delizia al limone.
Chi ama un turismo esperienziale può partecipare a laboratori di cucina costiera, visite ai frantoi e ai produttori di colatura, o itinerari del gusto che uniscono arte, mare e gastronomia locale. Per i visitatori, il periodo ideale è la tarda primavera, quando il clima è mite e le alici sono nel pieno della stagione di pesca.
Un consiglio da intenditori: portate a casa una bottiglia di Colatura di Alici di Cetara DOP e alcuni limoni Costa d’Amalfi IGP, veri simboli della Campania autentica. Ogni volta che li userete in cucina, ritroverete l’essenza del Mediterraneo: il blu del mare, l’aroma dei limoni e la genuinità di una terra ospitale e solare.