Tra le coste di Acciaroli, Pioppi, Palinuro e Marina di Camerota, il Cilento incarna il perfetto equilibrio tra mare e tradizione. Qui, dove la Dieta Mediterranea è patrimonio dell’umanità riconosciuto dall’UNESCO, ogni piatto racconta una storia di mare, di olivi e di mani sapienti. L’antipasto di mare cilentano è il biglietto da visita di questo territorio: un insieme di sapori genuini e profumi che sanno di salsedine, sole e macchia mediterranea. Dai pescatori che catturano le Alici di Menaica alle famiglie che producono l’olio DOP Cilento, ogni ingrediente è un tassello della cultura locale. Questo piatto rappresenta l’essenza di una cucina sostenibile e stagionale, fatta di rispetto per la natura e di amore per le tradizioni, perfetta per chi cerca esperienze gastronomiche autentiche durante una vacanza in Campania.
L’anima dell’antipasto di mare cilentano risiede nei suoi ingredienti territoriali e nelle tecniche tramandate di generazione in generazione. Le Alici di Menaica, presidio Slow Food, sono il simbolo più autentico: pescate con reti tradizionali e lavorate a mano, offrono una carne chiara, compatta e dal sapore delicato. Accanto a loro, l’olio extravergine di oliva DOP Cilento, ottenuto da varietà come Pisciottana, Rotondella e Salella, dona un profilo aromatico unico, capace di esaltare pesci e crostacei.
Completano il quadro verdure dell’orto, agrumi profumati, erbe spontanee e il celebre biscotto di grano usato per la acquasale cilentana, piatto povero dei pescatori diventato icona locale.
Ogni ingrediente racconta un frammento di paesaggio: le colline degli olivi che scendono fino al mare, i piccoli porti dove si intrecciano reti e profumi di salsedine, le tavole imbandite nelle case bianche di Pioppi o Marina di Camerota.
Questo antipasto non è solo cibo, ma narrazione culturale, espressione viva del concetto di territorio commestibile: un modo per conoscere il Cilento attraverso i suoi sapori.
Chi visita questi luoghi scopre che la cucina locale non nasce per stupire, ma per nutrire in equilibrio: olio, pesce azzurro e verdure sono la triade della longevità mediterranea, riconosciuta anche dal Museo Vivente della Dieta Mediterranea di Pioppi.
Preparare un vero antipasto di mare cilentano significa rispettare la stagionalità e la freschezza. Si compone di tre elementi principali: insalata di polpo alla cilentana, alici marinate al limone e insalata tiepida di seppie e calamari.
Per il polpo, si cuoce lentamente in acqua salata con alloro, poi si unisce a patate, olive, prezzemolo e olio DOP Cilento. Le alici marinate si preparano aprendo i filetti “a libro”, immergendoli in succo di limone per 15–20 minuti e completando con olio e prezzemolo. È fondamentale utilizzare pesce preventivamente abbattuto o congelato secondo il Regolamento CE 853/2004 per garantire sicurezza alimentare.
Infine, seppie e calamari, appena scottati o cotti al vapore, vengono conditi “all’onda” con agrumi e olio crudo.
Per servire, si può comporre un vassoio in ceramica con una base di acquasale cilentana, pomodorini e origano, su cui adagiare le tre preparazioni. Una spolverata di scorza di limone e un filo di olio a crudo completano il piatto.
Il risultato è un equilibrio di texture e temperature, dove ogni boccone racconta la sintesi tra mare e terra.
Un piatto light, nutriente e perfetto per ogni stagione, emblema della cucina mediterranea sostenibile promossa dal Parco Nazionale del Cilento.
Un antipasto così ricco merita abbinamenti del territorio. Tra i vini, spiccano il Cilento DOC Fiano, fresco e minerale, e il Cilento DOC Aglianico rosato, ideale con molluschi e crostacei. Entrambi raccontano la viticoltura eroica di colline affacciate sul mare.
A tavola non può mancare il pane di grano locale o il biscotto di grano bagnato, protagonisti della cucina povera e genuina. L’olio extravergine DOP Cilento si utilizza sempre a crudo per esaltare le note agrumate del pescato.
Chi desidera un’esperienza completa può seguire un itinerario gastronomico tra i borghi marinari di Pollica, Acciaroli e Pioppi, fino a Palinuro e Camerota, sostando nei piccoli ristoranti che propongono ricette della tradizione.
Durante il percorso, vale la pena visitare il Museo Vivente della Dieta Mediterranea a Pioppi e il Parco Archeologico di Velia, dove storia e paesaggio dialogano con la cultura alimentare.
Il Cilento, riconosciuto come Patrimonio UNESCO insieme alla Certosa di Padula e al Parco del Vallo di Diano, offre un mosaico di sapori, natura e benessere.
L’antipasto di mare cilentano ne è il simbolo gastronomico: un invito a vivere la Campania attraverso il gusto, la lentezza e la bellezza di un territorio che sa accogliere con semplicità e autenticità.