A pochi chilometri dal centro di Sorrento, sul promontorio di Capo di Sorrento, si trova uno dei luoghi più suggestivi della Costiera sorrentina: i Bagni della Regina Giovanna. Si tratta di una piscina naturale color smeraldo incastonata tra scogliere calcaree, macchia mediterranea e i resti di una villa romana del I secolo a.C./d.C. Qui la natura si fonde con la storia, creando un microcosmo sospeso tra mito e realtà. La leggenda vuole che la regina Giovanna II di Napoli si rifugiasse in questa caletta per bagni lontani da sguardi indiscreti, mentre gli archeologi vi riconoscono le tracce della Villa di Pollio Felice, testimonianza della grandezza romana sul mare. Oggi i Bagni sono una meta imperdibile per chi ama il mare incontaminato, lo snorkeling in acque trasparenti, i panorami mozzafiato e le atmosfere autentiche. Un’esperienza che unisce mare, cultura e mito, capace di regalare emozioni uniche in ogni stagione.
I Bagni della Regina Giovanna non sono solo una piscina naturale, ma un sito archeologico di grande valore storico. Arroccata sul promontorio di Capo di Sorrento si estendeva la Villa di Pollio Felice, una domus marittima risalente al I secolo a.C./d.C. L’edificio, oggi ridotto a ruderi, era caratterizzato da terrazze panoramiche che degradavano verso il mare, portici e ninfei decorati, oltre a un complesso sistema di cisterne scavate nella roccia. La scelta del luogo non era casuale: l’area offriva una posizione strategica e uno scenario naturale di incomparabile bellezza.
Passeggiando tra i resti, ancora visibili lungo i sentieri che portano alla piscina, si intuisce la sapienza costruttiva dei Romani: malte resistenti alla salsedine, architetture integrate al paesaggio e soluzioni ingegneristiche capaci di sfidare i secoli. Gli studiosi hanno infatti identificato nelle tecniche edilizie della villa elementi comuni a molte opere romane longeve, come l’uso di pozzolana e conglomerati vulcanici.
Accanto al valore storico, la villa è legata al mito: secondo la tradizione popolare, qui la regina Giovanna II di Napoli amava concedersi bagni segreti con i suoi amanti. Questo intreccio tra storia e leggenda ha reso il sito ancora più affascinante, trasformandolo in un luogo simbolico della città.
Visitare i Bagni significa dunque compiere un viaggio nel tempo, tra archeologia e mito, scoprendo come la nobiltà antica e le figure leggendarie abbiano plasmato la memoria di Sorrento. Non a caso l’area è oggetto di continue ricerche, come dimostrano i progetti promossi da enti locali e università per la valorizzazione dei resti romani.
L’elemento che rende i Bagni della Regina Giovanna davvero unici è la loro conformazione naturale. La piscina è una conca rocciosa circolare, collegata al mare aperto da un arco naturale scolpito dall’erosione. Quando la luce filtra tra le rocce, l’acqua si accende di mille sfumature, dal turchese al verde smeraldo, creando giochi di riflessi spettacolari. Questo ambiente è spesso riparato dal vento e dalle onde, motivo per cui l’acqua resta calma e adatta a chi vuole nuotare in sicurezza.
Il fondale, basso e roccioso, ospita piccole specie marine come salpe e donzelle, rendendo lo snorkeling accessibile anche ai meno esperti. Basta una semplice maschera per osservare la vita marina che anima questa “vasca” naturale. Intorno, la macchia mediterranea avvolge la baia: lentisco, mirto, fichi d’India e ulivi incorniciano il paesaggio, sprigionando profumi intensi soprattutto nelle ore più calde.
L’atmosfera è quella di un luogo selvaggio e intimo, lontano dalle spiagge affollate. Non ci sono lidi attrezzati, bar o stabilimenti: chi sceglie questa meta cerca autenticità e un contatto diretto con la natura. Per questo motivo è importante rispettare l’ambiente: non lasciare rifiuti, non arrampicarsi sui ruderi e non disturbare la fauna marina.
Il fascino della piscina non si esaurisce di giorno. Al tramonto, il sole che cala dietro il profilo del Vesuvio colora la scogliera di sfumature dorate, trasformando il luogo in un palcoscenico naturale perfetto per fotografie suggestive. Per molti visitatori, il momento del tramonto ai Bagni della Regina Giovanna resta un ricordo indelebile, simbolo di una Sorrento autentica e senza tempo.
Raggiungere i Bagni della Regina Giovanna è semplice ma richiede un po’ di organizzazione. L’ingresso principale si trova lungo Via Capo, a circa 2,5 km da Piazza Tasso, cuore di Sorrento. Da lì parte un sentiero pedonale che attraversa uliveti e conduce alla scogliera: il percorso è breve ma irregolare, con scalini scavati nella roccia, per cui sono consigliate scarpe comode o scarpette da scoglio. Non è adatto a passeggini o a chi ha mobilità ridotta.
Chi preferisce i mezzi pubblici può prendere gli autobus locali che percorrono Via Capo e scendere alle fermate più vicine, proseguendo poi a piedi. In auto o scooter si arriva solo fino alla parte alta del promontorio: i posti auto sono pochi e spesso a pagamento. Un’alternativa affascinante è l’accesso via mare, tramite tour in barca o kayak, che consentono di ammirare l’arco naturale dall’acqua e di scattare foto spettacolari.
L’ingresso è gratuito e l’area è accessibile 24 ore su 24, ma non esistono servizi come bar, docce o bagnini: è quindi necessario portare acqua, crema solare, cappello e tutto l’occorrente per una giornata al mare. La caletta è molto frequentata nei mesi estivi, soprattutto a luglio e agosto, quindi si consiglia di arrivare la mattina presto o in periodi di bassa affluenza come maggio, giugno e settembre.
Per arricchire la visita, si può abbinare la giornata di mare a un itinerario culturale e gastronomico: esplorare i ruderi della villa, passeggiare nel centro storico di Sorrento, assaggiare una granita al limone IGP o un bicchierino di limoncello artigianale. In questo modo i Bagni diventano parte di un’esperienza completa che unisce mare, archeologia e sapori locali, offrendo un ritratto autentico della penisola sorrentina.