Affacciata sul Golfo di Napoli, alle pendici del maestoso Vesuvio, Torre del Greco è una città che racchiude un’anima doppia: quella dei navigatori e quella degli artigiani. Qui, da secoli, il corallo del Mediterraneo e le conchiglie incise diventano opere d’arte, grazie alla maestria di mani sapienti che trasformano la materia in poesia. Passeggiare per il suo centro storico significa respirare un’eredità viva, fatta di laboratori storici, scuole d’arte e piccole botteghe dove il tempo sembra essersi fermato. Visitare Torre del Greco non è solo un viaggio turistico, ma un incontro con un patrimonio materiale e immateriale riconosciuto in tutto il mondo. È un luogo dove il mare ispira, la tradizione guida e la bellezza prende forma, dando vita a gioielli che raccontano secoli di storia, cultura e passione tutta campana.
La storia del corallo a Torre del Greco affonda le radici nel XV secolo, quando i primi “corallari” torresi solcavano il Mediterraneo a bordo delle loro imbarcazioni, chiamate coralline, alla ricerca del prezioso Corallium rubrum, noto come “Oro Rosso del Mare”. All’epoca, il corallo pescato veniva venduto grezzo in altri porti italiani, ma la svolta arrivò nel 1790, quando Re Ferdinando IV di Borbone emanò il celebre “Codice Corallino”. Questo regolamento non solo disciplinava la pesca, ma incentivava la lavorazione locale, gettando le basi per un’industria artigianale destinata a durare nei secoli.
La città, grazie anche alla vicinanza con Napoli, divenne rapidamente un centro di eccellenza. I maestri artigiani impararono a lucidare, scolpire e intagliare il corallo in forme sempre più raffinate: collane, orecchini, rosari e oggetti d’arte richiesti dalle corti europee. Con il tempo, nacquero scuole e botteghe che tramandarono il mestiere “di padre in figlio”, preservando tecniche antiche come il liscio, il faccettato e l’inciso.
Oggi, la sfida principale è la sostenibilità ambientale. Il Corallium rubrum è una specie protetta, e i veri artigiani torresi promuovono pratiche di pesca controllata, privilegiando materiali provenienti da fonti certificate. Visitando la città si possono ammirare laboratori dove il corallo, grezzo e opaco, viene trasformato in capolavori luminosi. Un percorso che unisce arte, natura e tradizione, e che continua a rendere Torre del Greco una tappa imperdibile per chi visita la Campania.
Accanto al corallo, Torre del Greco custodisce un’altra eccellenza: l’arte del cammeo. Questa tradizione nasce nel Settecento, in pieno Neoclassicismo, quando la scoperta di Pompei ed Ercolano accese in tutta Europa la passione per l’antichità. I maestri torresi, già esperti nel modellare il corallo, iniziarono a incidere conchiglie marine come la Cassis madagascariensis (detta Sardonica) e la Cassis rufa (Corniola), creando ritratti e scene mitologiche di straordinaria finezza.
L’incisione del cammeo è un processo lungo e affascinante. Si comincia scegliendo la conchiglia giusta, poi si disegna il soggetto e si procede con la sgrossatura e l’incisione a bulino. Il maestro artigiano lavora per sottrazione, sfruttando i contrasti cromatici naturali tra gli strati del guscio: la figura chiara emerge in rilievo sullo sfondo più scuro. Ogni cammeo è unico, frutto di sensibilità artistica e perizia tecnica.
I soggetti tradizionali spaziano dai volti di divinità classiche alle scene romantiche ottocentesche, ma negli ultimi anni si sono diffusi anche motivi contemporanei e ritratti personalizzati.
A custodire e tramandare questa arte è l’Istituto Statale d’Arte “Francesco Degni”, fondato nel 1878, che continua a formare generazioni di incisori. Visitare i laboratori o assistere alle dimostrazioni dal vivo significa entrare in contatto con un patrimonio riconosciuto tra i più preziosi del Made in Italy artistico.
Per approfondire la storia del cammeo e del corallo, è possibile visitare anche il Museo del Corallo e del Cammeo – Fondazione Liverino, una tappa imprescindibile per chi ama l’artigianato d’eccellenza.
Vivere Torre del Greco oggi significa scoprire un mondo dove arte e quotidianità si fondono armoniosamente. I laboratori artigianali, spesso situati nel cuore della città, accolgono visitatori curiosi e appassionati, offrendo esperienze autentiche: osservare un maestro all’opera, toccare un ramo di corallo grezzo o ammirare un cammeo appena inciso. In questi luoghi si percepisce ancora il suono dei bulini, l’odore salmastro del mare e il calore delle mani che plasmano la materia.
Molte aziende storiche hanno aperto musei aziendali, dove si possono ammirare collezioni di gioielli antichi, strumenti di lavoro, disegni originali e fotografie d’epoca. Questi musei raccontano la storia non solo di una città, ma di un intero popolo di artigiani che hanno reso celebre la Campania nel mondo.
Dopo la visita, è impossibile non lasciarsi tentare da un acquisto: un cammeo inciso a mano o un piccolo ciondolo di corallo diventano souvenir unici, simboli di una cultura che ancora oggi brilla per autenticità.
Torre del Greco non è solo una tappa turistica, ma un luogo che emoziona, ispira e insegna: una città dove il mare regala doni preziosi e l’uomo, con arte e passione, li trasforma in eternità.