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Costa della Masseta a Scario: calette e trekking nel Cilento

Scario e la Costa della Masseta: un paradiso tra mare e natura

La Costa della Masseta, situata a pochi passi da Scario, è uno dei tratti più selvaggi e affascinanti del Cilento, in Campania. Un fiordo verde che precipita nel Golfo di Policastro, un mare dalle mille sfumature di smeraldo e una serie di calette intime e incontaminate fanno di questo angolo un luogo ideale per chi cerca un turismo lento, sostenibile e lontano dalle grandi folle. L’intera area rientra nell’Area Marina Protetta Costa degli Infreschi e della Masseta, istituita per tutelare habitat preziosi, grotte sommerse e biodiversità rara, tra cui la celebre Primula Palinuri, pianta simbolo del Parco Nazionale del Cilento. Qui le giornate si alternano tra bagni in spiagge di ciottoli bianchi, snorkeling lungo le scogliere e trekking panoramici che conducono a torri costiere e belvederi mozzafiato.

Spiagge e calette della Costa della Masseta: perle raggiungibili solo via mare o a piedi

Le spiagge della Costa della Masseta rappresentano un microcosmo di bellezza incontaminata. A differenza delle spiagge urbane attrezzate, qui regna la dimensione naturale: calette selvagge, pareti calcaree a picco sul mare e fondali trasparenti che invitano allo snorkeling. La maggior parte degli approdi è raggiungibile esclusivamente via mare, con i taxi boat dal porto di Scario, oppure, per i più esperti, attraverso sentieri ripidi e sterrati che scendono lungo i pendii della macchia mediterranea.

Tra le calette da non perdere spicca la Spiaggia dei Gabbiani, prima insenatura che si incontra partendo da Scario: piccola, ciottolosa e con un’acqua cristallina che si illumina nelle ore del mattino. Poco distante si trova la Spiaggia della Sciabica, raccolta e intima, perfetta per chi ama esplorare i fondali con maschera e boccaglio. Le Spiagge Gemelle, due lembi candidi divisi da uno sperone di roccia, sono particolarmente amate dagli appassionati di immersioni per la limpidezza delle acque e i giochi di corrente che mantengono il mare sempre pulito.

Il luogo più celebre è il Vallone di Marcellino, conosciuto anche come Spiaggia dei Francesi. Racchiuso in un vallone verde che scende fino al mare, è un anfiteatro naturale dalla scenografia suggestiva. L’accesso via terra è impegnativo e consigliato solo a escursionisti esperti, ma la maggior parte dei visitatori vi giunge via mare. Infine, Punta Iscolelli custodisce grotte marine ideali per lo snorkeling e per brevi soste durante le gite in barca.

Visitare queste calette significa immergersi in un’esperienza autentica: non ci sono stabilimenti balneari né servizi invasivi, solo natura, silenzio e mare. Per questo è fondamentale organizzarsi con acqua, cappello, protezione solare e scarpette da scoglio. La regola aurea della Masseta è semplice: lasciare i luoghi così come li si è trovati, rispettando la natura e riportando sempre a valle i rifiuti.

Trekking lungo la Masseta: sentieri, panorami e sicurezza

La Costa della Masseta non è solo mare: è anche uno dei percorsi di trekking costieri più spettacolari del Cilento. I sentieri, immersi nel profumo di macchia mediterranea, si affacciano su un mare turchese e collegano torri vicereali, belvederi e antichi approdi. Uno degli itinerari più frequentati è la traversata Scario – Ciolandrea, che segue la segnaletica gialla e conduce dalla Torre Spinosa fino al panoramico belvedere di Ciolandrea. Si tratta di un percorso di circa 4,6 km con difficoltà E+, adatto a escursionisti allenati per la presenza di tratti esposti e dislivelli significativi.

Un’altra opzione è l’anello panoramico della Masseta, un percorso ad anello di circa 8 km che regala viste continue sul mare e richiede un buon allenamento per affrontare i 540 metri di dislivello positivo. Per gli escursionisti più esperti, la Masseta è anche il punto di partenza per il Costa del Cilento Trail, un grande traverso costiero che si estende fino alle falesie di Capo Palinuro, permettendo di scoprire l’intera Area Marina Protetta con camminate di più giorni.

Affrontare i sentieri della Masseta significa però prepararsi adeguatamente: in estate il sole può essere insidioso, quindi meglio partire presto la mattina e rientrare entro le ore più calde. Indispensabili sono almeno due litri d’acqua a persona, scarponcini con suola antiscivolo, bastoncini da trekking, cappello e crema solare. Non bisogna sottovalutare la logistica: i cellulari possono perdere campo, pertanto è consigliato scaricare mappe offline e avvisare sempre qualcuno del percorso intrapreso.

La Masseta è inoltre un luogo di straordinaria importanza naturalistica: qui cresce la Primula Palinuri, specie endemica unica al mondo che colonizza le falesie calcaree del Cilento. Restare sui sentieri segnati significa proteggere questa rarità e garantire che le generazioni future possano ancora ammirarla.

Quando visitare la Masseta e regole dell’Area Protetta

La scelta del periodo è cruciale per godersi al meglio la Costa della Masseta. La stagione ideale va da maggio a giugno e da settembre a ottobre, quando le temperature sono miti, la luce perfetta per la fotografia e l’affluenza contenuta. Nei mesi di luglio e agosto, invece, il caldo può rendere i sentieri impegnativi: in questo caso è preferibile optare per le uscite in barca con soste bagno nelle calette principali. Dopo le mareggiate di libeccio, l’acqua può intorbidirsi per 24–48 ore, quindi conviene pianificare le attività di snorkeling con un po’ di flessibilità.

Essendo parte dell’Area Marina Protetta Costa degli Infreschi e della Masseta, il territorio è soggetto a norme di tutela stringenti. Sono vietati campeggio, accensione di fuochi e pesca libera in alcune zone. Le imbarcazioni devono attenersi agli ormeggi regolamentati, ridurre la velocità in prossimità della costa e non calare ancore nei fondali di posidonia. Inoltre, è fondamentale utilizzare creme solari reef-friendly per non compromettere l’ecosistema marino.

Chi sceglie di esplorare la Masseta dovrebbe adottare pratiche di turismo responsabile: non raccogliere sassi o conchiglie, non abbandonare rifiuti, non disturbare la fauna locale con luci artificiali o rumori eccessivi. Una giornata tipo può alternare il mare del mattino in una delle calette principali con un pomeriggio di trekking leggero fino a Torre Spinosa o al belvedere di Ciolandrea, ideale per ammirare il tramonto sul Golfo di Policastro.

La Costa della Masseta è, in definitiva, un luogo in cui mare, natura e storia si fondono, offrendo un’esperienza di viaggio che unisce avventura, relax e rispetto per l’ambiente. Visitandola con consapevolezza, si contribuisce a preservare un patrimonio naturale che rappresenta uno dei gioielli più preziosi del Cilento.

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