Nel cuore della Campania, nella città di Nola (provincia di Napoli), la tradizione prende vita in una manifestazione unica: la Festa dei Gigli di Nola. Ogni anno, residenti e visitatori si uniscono in un rito collettivo che unisce arte, musica, partecipazione popolare e profonda devozione al santo patrono San Paolino di Nola. Le imponenti “macchine” in legno e cartapesta, i Gigli, attraversano le vie del centro storico al ritmo coinvolgente delle bande musicali e della fanfara, offrendo uno spettacolo che dura un’intera giornata e che è riconosciuto dalla UNESCO come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità (nell’ambito della rete delle “grandi macchine a spalla”). In questo articolo troverai tutto ciò che serve per comprendere la festa, partecipare all’edizione 2025 (in calendario il 29 giugno) e vivere l’atmosfera autentica della Campania più vera.
La Festa dei Gigli affonda le sue radici nel V secolo, quando San Paolino, vescovo di Nola, si offrì come prigioniero al posto di un giovane cittadino, liberato poi dal riscatto dei concittadini: in suo onore i nolani offrirono gigli bianchi, simbolo di purezza e gratitudine. Nel corso dei secoli quella offerta floreale divenne un vero e proprio rito popolare e una “cattedrale di legno e cartapesta”, ossia la “macchina”-giglio, alta oltre 20 metri e pesante decine di quintali, che viene portata a spalla da centinaia di uomini detti “cullatori”. A Nola sono otto i Gigli – ognuno intitolato alle antiche corporazioni artigiane della città: Ortolano, Salumiere, Bettoliere, Panettiere, Beccaio, Calzolaio, Fabbro, Sarto – e accanto a essi sfilano la Barca di San Paolino e la “paranza” responsabile del trasporto.  
Il rito si articola in varie fasi: la vestizione delle macchine nei giorni precedenti, il trasporto dei gigli spogliati come prova generale, la benedizione in Piazza Duomo e infine la “ballata” lungo un percorso storico. Durante il trasporto i cullatori sollevano e “danzano” con il giglio al ritmo delle bande, interpretando un gesto collettivo di identità, artigianato, memoria e comunità. Non si tratta solo di forza fisica, ma di coordinazione, respiro comune, partecipazione sociale: un rito che collega generazioni e costruisce appartenenza. 
Dal 2013 la festa è inserita nell’ambito della Rete delle grandi macchine a spalla e riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio immateriale. 
Partecipare alla festa significa immergersi in una cornice fatta di artigianato (la costruzione dei gigli), musica, comunità, devozione e spettacolo urbano.
Per l’edizione 2025 della Festa dei Gigli, il momento clou è fissato per domenica 29 giugno 2025, data ufficiale della “Ballata dei Gigli”. Tuttavia l’intera manifestazione – spesso indicata con il termine “Giugno Nolano” – abbraccia tutto il mese con eventi culturali, musicali e religiosi (novene, processioni, concerti).
Programma sintetico
Consigli per i visitatori
Itinerario consigliato