Vietri sul Mare, incastonata tra il blu del Tirreno e i monti Lattari, è la capitale della ceramica artistica campana e la “prima perla” della Costiera Amalfitana, dichiarata Patrimonio dell’Umanità UNESCO. È il primo borgo che si incontra arrivando da nord, un benvenuto fatto di colore, luce e tradizione artigiana.
Passeggiare nel centro storico significa entrare in un laboratorio a cielo aperto: botteghe storiche, forni accesi, mani che modellano e decorano. Le facciate delle case, i muretti e persino le panchine della villa comunale raccontano una storia di secoli, fatta di maioliche dai colori solari e disegni mediterranei.
Chi visita Vietri scopre non solo un borgo pittoresco, ma un luogo dove l’arte è ancora un mestiere vivo, parte dell’identità della Campania.
Le maioliche di Vietri sul Mare sono una delle espressioni più riconoscibili dell’artigianato italiano. I loro colori intensi e luminosi raccontano il carattere solare della Costiera Amalfitana: giallo limone, blu mare, verde macchia mediterranea. I motivi principali — limoni, pesci, galli stilizzati, pavoni e fiori — sono simboli di fertilità, vita e mare, elementi centrali della cultura locale.
Le origini della ceramica vietrese risalgono al XIV secolo, quando le prime fornaci producevano tegole e mattonelle destinate ai monasteri e alle residenze nobiliari del Regno di Napoli. Nel XVII secolo si diffonde la tradizione della riggiola maiolicata, la tipica mattonella decorata che ancora oggi riveste i pavimenti e le pareti delle case costiere.
Nel corso dei secoli, questa arte ha saputo rinnovarsi senza perdere autenticità. Tra gli anni ’20 e ’40 del Novecento, artisti provenienti da tutta Europa — in particolare dalla Germania — contribuirono a sperimentare nuove tecniche cromatiche e a creare tonalità uniche come il celebre “giallo di Vietri”, oggi diventato un’icona internazionale.
Oggi, visitare le botteghe artigiane significa osservare un patrimonio immateriale vivo: ceramisti che lavorano a mano, tramandando un sapere antico con gesti precisi. È possibile approfondire la storia e le caratteristiche della ceramica vietrese consultando il sito ufficiale Ceramica Vietrese.
Ogni oggetto, dalla tazza per il limoncello al pannello decorativo, è unico: le imperfezioni sono parte della sua bellezza, la firma umana che distingue la vera ceramica vietrese dal prodotto industriale.
L’arte della ceramica vietrese è un processo interamente manuale, frutto di gesti ripetuti da secoli. Tutto inizia con la modellazione dell’argilla — al tornio o a mano — che dà forma a piatti, mattonelle e brocche.
Dopo l’essiccazione naturale, i pezzi vengono sottoposti a una prima cottura che li trasforma in supporti solidi ma ancora porosi.
Segue la fase di smaltatura, con immersione in uno smalto bianco a base di ossido di stagno, e poi la decorazione a mano libera: limoni, pesci, fiori e galli prendono vita grazie a pennellate rapide e sicure.
Ogni artigiano imprime la propria personalità, rendendo ogni pezzo irripetibile.
Dopo la seconda cottura, i colori si fissano e si esaltano nella brillantezza vetrosa che ha reso famose le maioliche vietresi nel mondo.
Questa tradizione è oggi valorizzata da diverse realtà locali: il Museo Provinciale della Ceramica di Villa Guariglia nella frazione Raito conserva opere dal XVII secolo fino ai capolavori del Novecento. Il museo è gestito dalla Provincia di Salerno e, secondo gli orari aggiornati al 2025, è aperto dal martedì alla domenica, 9:00–15:00, con ingresso gratuito.
Molte botteghe organizzano esperienze pratiche di decorazione, dove i visitatori possono dipingere una piastrella o una tazza seguendo le tecniche tradizionali. È un modo autentico per comprendere la differenza tra un souvenir e un oggetto d’arte artigianale, sostenendo direttamente le botteghe locali.
Visitare Vietri sul Mare significa intraprendere un viaggio tra arte, architettura e tradizione viva. Il percorso ideale inizia dalla Chiesa di San Giovanni Battista, la cui cupola maiolicata del 1902 è uno dei simboli più fotografati della Costiera Amalfitana. Da qui, si prosegue lungo Corso Umberto I, cuore pulsante delle botteghe storiche.
Tra le più note spiccano Ceramica Artistica Solimene, Antica Ceramica Avallone, Ceramica Iovine e Pasquale Liguori, che rappresentano la continuità di famiglie di artigiani attive da generazioni.
A pochi passi si apre la Villa Comunale di Vietri, una terrazza sul mare ricoperta di mosaici policromi che ricordano le architetture di Gaudí. È una tappa perfetta per comprendere come la ceramica vietrese sia parte integrante del paesaggio urbano.
L’itinerario si conclude alla Fabbrica di Ceramiche Solimene, progettata dall’architetto Paolo Soleri (1952–1954), allievo di Frank Lloyd Wright. L’edificio, riconosciuto dal Ministero della Cultura, è considerato un capolavoro dell’architettura contemporanea italiana e un manifesto della cultura ceramica del Novecento.
Vietri sul Mare è dunque molto più di una tappa turistica: è una capitale dell’artigianato campano, dove la bellezza nasce dalle mani. Tra profumo d’argilla, smalti colorati e viste sul mare, il borgo continua a raccontare, ogni giorno, la storia del Made in Italy autentico.