Nel cuore verde della Campania, tra montagne carsiche e borghi autentici, il fiume Tanagro disegna uno degli scenari fluviali più suggestivi d’Italia. Siamo nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, territorio di acque limpide e natura selvaggia dove il rafting diventa un’esperienza alla portata di tutti. La discesa lungo il Tanagro, tra Pertosa e Auletta, unisce emozione e contemplazione: rapide, cascate, uliveti e scorci mozzafiato sui Monti Alburni si alternano in un percorso accessibile ma mai banale. Qui il turismo sportivo incontra la sostenibilità, grazie alla presenza di guide certificate FIRaft, centri specializzati e una cultura dell’accoglienza che valorizza il territorio. Partecipare a un’escursione di rafting nel Cilento significa entrare in contatto diretto con la forza dell’acqua e la bellezza autentica del Sud Italia.
Il percorso classico di rafting sul Tanagro si estende per circa 6 km, da Pertosa ad Auletta, nel cuore del Vallo di Diano. L’esperienza dura in totale circa tre ore, di cui un’ora e mezza in acqua, tra rapide di classe I e II alternate a tratti più tranquilli che permettono di godersi il panorama. Alcuni segmenti, in condizioni di portata più sostenuta, possono raggiungere la classe III o IV, sempre sotto il controllo di istruttori esperti.
Questa varietà rende il Tanagro ideale sia per principianti che per chi cerca un’esperienza più intensa.
La stagione migliore per praticare rafting va da aprile a settembre, quando il fiume garantisce portate stabili e temperature gradevoli. Nei mesi primaverili, le piogge rendono il percorso più vivace, mentre in estate il Tanagro si adatta perfettamente alle famiglie con bambini e ai gruppi di amici. Ogni uscita inizia con un briefing tecnico: le guide spiegano manovre, segnali e procedure di sicurezza. L’attrezzatura (casco, giubbotto salvagente, muta e pagaia) è sempre fornita dai centri rafting locali.
Le condizioni dell’acqua e la sicurezza sono gestite in tempo reale da operatori qualificati come Trekking & Paddles – FIRaft o Campobase – River Park, che organizzano discese giornaliere con guide riconosciute dalla Federazione Italiana Rafting. Le rapide vengono affrontate solo se il livello dell’acqua è adeguato: il criterio principale è la sicurezza del gruppo. In ogni gommone si stabilisce un gioco di ruoli, tra chi pagaia, chi guida e chi sostiene il ritmo — un esercizio perfetto di coordinazione e fiducia reciproca.
Il fascino del Tanagro è anche paesaggistico: le gole calcaree e la vegetazione ripariale ospitano aironi, martin pescatori e libellule. Navigare in queste acque significa vivere un’esperienza che fonde sport, natura e consapevolezza ambientale. In un solo colpo d’occhio si passa dal verde delle sponde al bianco delle rocce, dal silenzio della valle al rumore dell’acqua che scorre: un equilibrio perfetto fra adrenalina e armonia.
Il Tanagro è oggi una destinazione riconosciuta per il turismo outdoor sostenibile, grazie alla presenza di centri specializzati che curano ogni dettaglio dell’esperienza. Tra i più attivi c’è Campobase – River Park a Pertosa, che offre pacchetti rafting con tutto incluso: attrezzatura tecnica, briefing di sicurezza, guide certificate e assistenza pre e post discesa. Il centro dispone di docce, spogliatoi, area relax e parcheggio, rendendo l’attività confortevole anche per famiglie e bambini.
Un’altra realtà di riferimento è Trekking & Paddles (T&P), affiliata alla Federazione Italiana Rafting – FIRaft, che propone formule Discovery, Classica e Full Day, calibrate su durata e difficoltà. Le attività sono aperte a partecipanti dai 7–8 anni in su, in base alle condizioni idriche. Per i gruppi aziendali, T&P organizza sessioni di team building fluviale, dove la collaborazione a bordo diventa un esercizio di fiducia e problem solving.
Il rafting sul Tanagro si combina facilmente con altre attività del territorio. Le Grotte di Pertosa-Auletta — visitabili in barca sul fiume sotterraneo Negro — rappresentano un abbinamento perfetto per chi vuole vivere una giornata all’insegna dell’acqua e dell’avventura. A poca distanza, le Terme di Contursi offrono un momento di relax rigenerante dopo la discesa, mentre i borghi del Vallo di Diano invitano a scoprire la cucina locale con formaggi, olio evo e piatti tipici cilentani.
Il Tanagro è quindi molto più di un fiume da percorrere: è un laboratorio naturale di emozioni e cultura locale. Chi partecipa a un’escursione qui scopre un turismo fatto di accoglienza, sicurezza e rispetto per l’ambiente, in un contesto autentico e lontano dalle rotte di massa. Non a caso, molti operatori aderiscono a programmi di educazione ambientale e turismo responsabile, promossi anche dalla Fondazione MIdA.
Raggiungere il Tanagro è semplice: Pertosa si trova lungo l’Autostrada A2 del Mediterraneo, con uscita a Polla o Petina. Da Salerno o Napoli, il viaggio in auto dura circa un’ora e mezza. In alternativa, è possibile arrivare in treno fino alle stazioni del Vallo di Diano e proseguire con navette organizzate dai centri rafting. Gli operatori forniscono informazioni aggiornate su meeting point, orari e disponibilità stagionali.
Le tariffe 2025 variano in base alla formula:
Per vivere il rafting in sicurezza, è essenziale seguire le istruzioni delle guide e indossare correttamente tutte le dotazioni: casco, giubbotto salvagente e muta. È vietato gettare rifiuti o uscire dal percorso senza autorizzazione. Le guide FIRaft sono formate per gestire eventuali imprevisti idrici, garantendo un’esperienza sicura anche per chi non ha mai praticato sport fluviali.
Tra i consigli pratici: indossare scarpe chiuse che si possano bagnare, portare asciugamano e ricambio e lasciare a terra oggetti di valore. Per i più esperti, il Tanagro può diventare un campo di allenamento naturale, con rapide variabili che offrono sempre una nuova sfida. Per chi cerca relax, la valle propone sentieri, percorsi eno-gastronomici e punti panoramici lungo la Strada Statale 19 delle Calabrie.
Il rafting sul Tanagro è dunque un’esperienza completa, emozionante e consapevole, capace di unire natura, avventura e cultura. Un modo per scoprire il vero volto del Cilento interno, dove l’acqua racconta da secoli la storia di questa terra.