• Via A. Costa 2, Porto San Giorgio (FM)
 

Sfogliatella frolla napoletana: dolce simbolo della Campania

Un viaggio tra profumi e tradizioni nel cuore di Napoli e della Costiera

Le sfogliatelle frolle sono più di un semplice dolce: rappresentano un’autentica esperienza sensoriale che racconta la Campania attraverso i suoi profumi d’agrumi, la maestria dei forni artigiani e la memoria dei monasteri. Nata tra Napoli e la Costiera Amalfitana, la sfogliatella frolla è il volto più morbido della celebre sfogliatella napoletana: un guscio di pasta frolla friabile che custodisce un cuore profumato di ricotta, semolino e canditi.  
Perfetta per chi viaggia alla scoperta delle eccellenze gastronomiche del Sud, è un’icona che unisce cultura, artigianalità e gusto. Assaggiarla tra le vie del centro storico, con il profumo del caffè che si mescola all’odore del forno, è una tappa imperdibile per ogni amante del dolce tipico campano.

Dalle monache di Conca dei Marini ai forni di via Toledo: origini e leggende

Le radici della sfogliatella affondano nel Monastero di Santa Rosa a Conca dei Marini, sulla Costiera Amalfitana, dove le suore inventarono nel XVII secolo la “Santarosa”, antenata delle versioni moderne. La ricetta originaria prevedeva crema e amarene, ma il suo successo spinse un oste napoletano, Pasquale Pintauro, a reinterpretarla nell’Ottocento. Eliminò la farcitura cremosa e creò un ripieno più asciutto e profumato, dando vita alle due varianti oggi celebri: riccia e frolla.  
Il legame con Napoli è indissolubile. In via Toledo, nel cuore della città, Pintauro rese la sfogliatella un rito quotidiano. Ancora oggi, la sua bottega è un punto di riferimento per chi vuole assaporare un frammento di storia. Le cronache gastronomiche testimoniano come la sfogliatella sia diventata simbolo dell’identità partenopea, tanto da essere considerata un patrimonio immateriale locale.   
Dalla Costiera Amalfitana a Napoli, il viaggio del dolce è anche un racconto di sapienza femminile e di artigianalità: impasti, tempi di riposo, profumi d’agrumi. La sfogliatella frolla conquista con la sua delicatezza, rappresentando l’anima più tenera di un dolce nato tra fede, creatività e gusto popolare.

Come nasce la sfogliatella frolla: ingredienti, segreti e preparazione

La sfogliatella frolla si distingue per la sua friabilità e armonia di sapori. Il ripieno tradizionale è un capolavoro di equilibrio: semolino cotto nel latte, ricotta vaccina ben sgocciolata, zucchero, canditi d’arancia e una sinfonia di aromi come vaniglia, cannella e scorze di limone. Ogni pasticceria custodisce la propria variante, ma la regola d’oro è la stessa: il ripieno deve risultare cremoso ma compatto, mai acquoso.  
Il guscio, preparato con pasta frolla ricca di strutto (o burro, nelle versioni moderne), garantisce quella consistenza scioglievole che contrasta con il cuore umido del ripieno. Dopo la cottura ad alta temperatura, la superficie si presenta dorata e leggermente lucida, pronta a essere spolverata con zucchero a velo.  
Tra i maestri contemporanei, Sal De Riso e Pasticceria Pansa di Amalfi mantengono viva la tradizione con creazioni che esaltano gli agrumi della Costiera e la qualità delle materie prime.  
La sfogliatella frolla è anche un simbolo di convivialità: si gusta calda, accompagnata da caffè espresso o da un bicchierino di limoncello artigianale, evocando l’essenza più autentica della dolcezza campana. Per chi vuole cimentarsi a casa, siti online propongono versioni accessibili, pur mantenendo lo spirito della ricetta originale.

Dove assaggiarla: itinerario goloso tra Napoli e la Costiera Amalfitana

Un viaggio in Campania non può dirsi completo senza un assaggio di sfogliatella frolla. A Napoli, tra i nomi storici spiccano Fratelli Attanasio (nei pressi della Stazione Centrale), Pintauro, Scaturchio e Sirica, vere istituzioni della pasticceria partenopea. 
Spostandosi verso la Costiera Amalfitana, le soste obbligate sono la storica Pasticceria Pansa ad Amalfi, affacciata sul Duomo, e il laboratorio d’autore di Sal De Riso a Minori, dove l’aroma dei limoni incontra la perfezione della sfoglia.  
Ogni morso racconta un frammento di territorio: la solarità dei limoni, la fragranza della frolla, la ricchezza dei canditi. La sfogliatella diventa così un itinerario gastronomico che unisce arte pasticcera, paesaggio e identità.  
Per un’esperienza completa, si consiglia di gustarla appena sfornata, durante una passeggiata su via Toledo o al tramonto sulla terrazza di Minori. Il contrasto tra la dolcezza del ripieno e il profumo del mare rende la sfogliatella frolla non solo un dolce, ma una cartolina di gusto che racchiude l’anima della Campania.

Vuoi ricevere le offerte?